Se sei un merchant e ti stai chiedendo come incrementare le tue vendite quando queste sembrano attraversare una fase di stallo, investire in mobile marketing può essere un’opzione valida e molto efficace.
Per mobile marketing si intende l’insieme delle attività di marketing con oggetto i devices mobili, come smartphone e tablet.
Alle principali categorie di mobile marketing appartengono le attività di app marketing, che consistono nell’utilizzo di app mobili per comunicare in maniera diretta con gli utenti. Si tratta di un canale particolarmente efficace, in termini di potenziale clientela raggiungibile e di conseguente ritorno economico per le imprese. Ecco alcuni dati che mostrano perchè è importante investire nel mondo mobile.
Quanto è presente lo smartphone nelle nostre case e nelle nostre vite?
Il Global Connectivity Index, misurato da Huawei, ha messo in luce dei numeri molto interessanti, mostrando elevatissimi livelli di penetrazione dello smartphone e di diffusione della banda larga nel nostro Paese. Nei due indicatori, infatti, l’Italia segna un punteggio di 9 su 10, posizionandosi tra i principali Paesi al mondo per distribuzione della banda, nonché tra i più avanzati nello sviluppo del 5G. Anche la propensione ad utilizzare app si è rivelata un fattore molto importante, dove il numero di nuove app installate si distribuisce in un rapporto 1 a 1 rispetto al totale della popolazione considerata.
Molto utili, ai fini della nostra analisi, sono anche le statistiche registrate da App Annie sul panorama mobile dello scorso anno. Il 2020 ha visto la parola “mobilità” assumere un significato sempre più orientato alla tecnologia piuttosto che allo spostamento fisico di persone. Considerando le 218 miliardi di app scaricate dai principali app store, all’interno dei quali sono stati spesi oltre 140 miliardi di dollari, il mobile diventa la nuova parola d’ordine per i retailer che vogliano incrementare (o perlomeno mantenere costante) il proprio posizionamento nella mente dei consumatori.
Grazie a questo canale, che ha visto i soli utenti Android spendere 3,5 trilioni di ore sui propri telefoni cellulari, le aziende hanno vissuto un incremento in termini di “mindshare” (ovvero della propria diffusione) che non sarebbe stato altrimenti possibile. Solo il mobile, infatti, è in grado di raggiungere determinati livelli di profondità dell’engagement, configurandosi come lo strumento più efficace per comunicare direttamente con i propri utenti e stimolarli.
Secondo Crunchbase, le organizzazioni trarrebbero vantaggio da una maggior presenza mobile anche in termini strettamente finanziari. Il 26% dei finanziamenti totali che hanno avuto luogo nel 2020 è composto da investimenti in compagnie con almeno una soluzione mobile.
Insomma, possedere un’app diventa oggi un valore imprescindibile, se si vuole non solo soddisfare la propria domanda, ma anche estendere il proprio pubblico.
Entra invece, più nello specifico, lo studio condotto dagli Osservatori del Politecnico di Milano sul comportamento dei mobile surfers in questi primi mesi del 2021. Dalla ricerca, traspare un rafforzamento delle rinnovate abitudini acquisite durante il fenomeno pandemico, le quali sembrano consolidarsi sempre di più e destinate a perdurare anche nell’era post-covid.
L’incremento delle video-call durante l’orario di lavoro è considerato uno dei tanti fattori che influiscono sui nuovi comportamenti d’acquisto. E’ importante lavorare sull’affinità tra app e industria, per minimizzare il tempo richiesto per una CTA (Call To Action) da parte del consumatore e soddisfare le sue richieste in qualsiasi momento.
Lo studio sottolinea un “sotto utilizzo” dei canali mobili come strumenti di promozione, nonché di acquisizione e ritenzione degli utenti. Solo il 41% dei più importanti retailer italiani (su un campione di 286 aziende) possiede, infatti, almeno un’app collegata alla propria attività core di business. Per chi possiede almeno un’app, le vendite all’interno di questa rappresentano circa il 55% del totale. Un numero all’apparenza non molto significativo. Ma se consideriamo che il 76% dei top retailer americani possiede un’applicazione e che le vendite in-app rappresentano “solo” il 71% del totale, se ne evince l’importanza e che, quindi, possederne una non basti. Un altro dato viene a supporto di questa ultima considerazione: il 39% dei consumatori si è trovato nel 2021 a dover usare app di brand diversi, a seguito di problemi di usabilità. Emerge un miglioramento rispetto al 2020, in cui questa percentuale era di 7 punti più elevata, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare. La UX (User Experience), da cui dipende l’usabilità di ciascuna app, incide significativamente sull’aumento dell’utilizzo da parte degli utenti, contribuendo a una convergenza dei risultati verso i propri obiettivi di business.
La conclusione è che, per avere successo oggi, bisogna rimodellare i propri approcci strategici sempre più in un’ottica customer driven, mettendo in secondo piano il prodotto rispetto al cliente.
Ti sarà, quindi, ormai chiara l’importanza di possedere un’app mobile per poter rafforzare il rapporto con i tuoi utenti. Contatta il team di Shoppy e progetta la migliore applicazione per il tuo brand con il supporto guidato del nostro team di esperti italiani!
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