Un acquirente oggi vive lo shopping non più come il semplice soddisfacimento di un bisogno. Si parla di una vera e propria esperienza di acquisto, che inizia quando un utente si approccia per la prima volta al vostro prodotto o al vostro ecommerce e quella di acquistare è solo un’idea lontana. Il bisogno di avere quel prodotto deve essere risvegliato e l’esperienza non deve esaurirsi con il completamento di un ordine, anzi, è proprio da quel momento che ricomincia e ha bisogno di essere continuamente migliorata.
Se fino a qualche anno fa non si pensava nemmeno di poter acquistare un prodotto online, oggi addirittura ci si aspetta che sia la rete a consigliarci quello più adatto a noi.
Ecco perché si è cominciato a parlare di strategie omnichannel (o omnicanale, per i più patriottici), che possono coinvolgere una o più funzioni aziendali, tra cui, soprattutto, quelle del marketing e della tecnologia.
E’ importante conoscere di cosa si tratta, per capire se sia il caso di adottare un simile approccio per il vostro modello di business. In questo articolo vedremo cos’è una strategia omnichannel, come si differenzia da una strategia multichannel, quali vantaggi può offrire e le sue applicazioni pratiche.
Attraverso una strategia di omnichannel marketing, al consumatore vengono proposte delle comunicazioni integrate che eliminano le soste tra la partenza e l’arrivo del suo customer journey, trasformandolo in un viaggio senza soluzione di continuità.
Se avete sentito almeno una volta nella vita parlare di una strategia omnichannel, vi sarete imbattuti, inevitabilmente, anche nella cosiddetta strategia multichannel. Si caratterizza come un approccio di marketing che si muove su due o più canali in modo indipendente. Quindi, a differenza dell’omnichannel, questi canali non sono collegati tra loro.
In sostanza, se un’azienda adotta una strategia di marketing multichannel, utilizza diversi canali per meglio interagire con ognuno dei suoi segmenti di clientela, in un’ottica di massimizzazione della comunicazione a livello bidirezionale. Al contrario, adottando un approccio omnichannel, anziché segmentare la propria comunicazione la si costruisce ad hoc per il cliente su tutti i canali, sfruttando le sue attività e preferenze.
Sono due strategie abbastanza simili, ma presentano una differenza sostanziale nel modo in cui vengono concepite. L’omnicanalità, infatti, si concentra sulla massimizzazione della customer experience in termini qualitativi, mettendo il cliente al centro. La multicanalità, al contrario, predilige l’ottimizzazione dei singoli canali di interazione, correndo spesso il rischio che seguano percorsi completamente differenti.
C’è da sottolineare che se la gestione non riesce a coinvolgere tutti i canali contemporaneamente e l’integrazione tra questi risulta nulla o incostante, una strategia omnichannel si rivela inefficiente. In questi casi, per evitare confusione nella mente del consumatore, si può optare per una strategia multichannel, che richiede uno sforzo minore e un grado di coinvolgimento meno elevato, e aumentare il livello di integrazione progressivamente. Less is more, se fatto bene.
Quando si parla di una efficace strategia omnichannel si pensa subito agli attori più importanti del mondo ecommerce, che dispongono di conoscenze, risorse, disponibilità finanziarie e gestionali di un certo livello. In effetti integrare e coordinare la comunicazione ovunque e con chiunque non è roba da tutti.
Questo vuol dire che i piccoli negozi digitali sono destinati a fallire e ad essere ingoiati dagli squali più grandi? Assolutamente no. Molto simile al concetto di omnicanalità, infatti, è quello di ecommerce di prossimità, anche noto come proximity commerce. Non sempre un cliente è disposto ad acquistare da un grande distributore internazionale che, data la sua complessità strutturale, la maggior parte delle volte non può garantire una spedizione immediata o un’assistenza impeccabile. Sfruttando queste necessità, i piccoli rivenditori al dettaglio possono aprirsi al commercio digitale, sfruttandone un potenziale che, seppur minore, riesce comunque ad accontentare coloro che vogliono acquistare dal negozio dietro l’angolo ma non fisicamente.
Oltre a quelli derivati da una comunicazione customer-oriented personalizzata ed efficace, possiamo riconoscere all’applicazione di una strategia omnichannel altri benefici tangibili e non.
I consumatori adottano diverse tecniche di indagine, quando devono capire dove e come acquistare. C’è chi ha bisogno di ispirazione e chi sa già cosa vuole, chi preferisce navigare in rete e chi non sa rinunciare all’esperienza di shopping fisico. Per evitare di ostacolare il processo di acquisizione delle informazioni sui prodotti o servizi che il cliente sta cercando, è importante che i messaggi di comunicazione siano coerenti tra loro.
Attraverso una strategia omnichannel, infatti, l’informazione viene condivisa da tutti i touchpoint, garantendo la stessa qualità del messaggio su tutti i canali. Quindi, se un utente ha letto sui social di un codice sconto per il suo prodotto preferito, sa già che acquistando online potrà godere di quello sconto, e non avrà bisogno di cercare conferme sul sito o contattare il servizio clienti.
Questa strategia rende più efficienti sia il processo di acquisizione delle informazioni da parte del cliente, sia quello di implementazione delle comunicazioni di marketing da parte del venditore.
Studiando l’attività dei clienti, si può creare una comunicazione personalizzata che tenga conto delle loro ricerche recenti, dei loro acquisti più frequenti, o delle loro preferenze espresse ovunque in rete. Quando navigano sul vostro ecommerce, si soffermano in particolare su una specifica collezione? Oppure ricercano frequentemente un prodotto o una tipologia di prodotti specifici? O magari uno di loro ha cercato il vostro store sui social ed è andato a guardare e riguardare sempre lo stesso post…
Convogliare i messaggi promozionali, le notifiche push, le email, gli annunci su quel prodotto o su quella collezione è la soluzione perfetta per far sentire i clienti “ascoltati”. Comincia pian piano a svilupparsi l’idea che il commerciante riesca a leggere nella mente di ogni consumatore, mettendo in risalto esattamente ciò che l’utente desidera. Non è una comunicazione su misura, non riuscireste mai a comunicare con ogni vostro singolo cliente. Ma per ognuno di loro, è come se lo fosse. E niente potrebbe farli sentire più importanti.
Il tasso di conversione misura l’efficacia di una qualsiasi strategia adottata per convogliare gli utenti verso una determinata azione (acquisto, iscrizione a una newsletter, sottoscrizione ad un abbonamento…). Lo si può misurare in questo modo:
Una comunicazione integrata, come quella realizzabile adottando un approccio omnichannel, permette di seguire al meglio i clienti e spronarli a effettuare l’azione che voi stessi suggerite loro. Per esempio, si può inviare una notifica quando il carrello in-app è pieno, spingendo almeno una porzione di tutti quegli utenti indecisi a completare il loro acquisto. Oppure, se avete bisogno di dare maggior visibilità al vostro negozio fisico, che a seguito della pandemia o per altre motivazioni risulta poco valorizzato, potete inviare ai clienti un codice sconto spendibile in-store da utilizzare proprio per quel prodotto specifico presente nel loro carrello virtuale.
Trasmettere ai vostri clienti l’idea che sappiate come si sentono, cosa vogliono, come e quando riceverlo è un asset vincente. E’ proprio ciò che fa la differenza quando si sceglie di adottare un approccio al marketing omnichannel. E come si traduce questo in termini di vantaggi per la vostra azienda? In un maggiore apprezzamento del vostro brand da parte dei clienti, che non esiteranno ad acquistare di nuovo da voi se la loro prima esperienza è stata soddisfacente. Questo significa un progressivo aumento del tasso di fidelizzazione al vostro marchio, reso possibile da un elevato livello di coerenza di marca e di prontezza nel rispondere alle esigenze, seppur diversificate, della clientela.
I vantaggi di una strategia omnicanale sono tanti, proporzionalmente alle risorse investite per attuarla.
Una delle considerazioni più importanti rimane scegliere su cosa puntare, farlo al massimo delle vostre capacità e soddisfare i bisogni del cliente senza che sia lui a chiedervelo direttamente. Ecco tutto ciò che dovete sapere per decidere se implementare una strategia ominichannel e attraverso quali modalità. Le opzioni sono davvero infinite, ma vediamone alcune:
Speedd, venditore italiano di scarpe e abbigliamento, sfrutta la combinazione dei servizi di messaggistica istantanea (sms), email, notifiche push e messaggi in-app per coinvolgere i propri utenti e clienti con messaggi personalizzati in base ai loro comportamenti e preferenze.
Come catturare l’attenzione dei propri utenti? Supponiamo che uno di questi aggiunga un prodotto al carrello senza completare l’acquisto. Non importa da quale piattaforma questa azione venga eseguita, se da website o tramite app: Shopify registra questa informazione che potrà essere usata in seguito per segmentare i propri utenti.
Successivamente, grazie ad integrazioni con app come Klaviyo per i servizi di email, SMSBump per la messaggistica istantanea e Shoppy per l’invio di notifiche push, Speedd è in grado di utilizzare il pubblico fornito da Shopify e inviare una comunicazione esclusiva, personale e coerente agli utenti che abbiano abbandonato un carrello pieno.
Grazie a questa azione di retargeting, Speedd può personalizzare la propria comunicazione in modo completamente automatizzato, integrando i propri canali l’uno con l’altro. Non importa da quale piattaforma l’utente si colleghi: potrà sempre essere raggiunto.
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